Alé Argile

Dalla luce intravista la domenica prima contro il Rainbow, al black out più completo contro la Centese. Come si dice: al peggio non c’è mai fine. E infatti ieri al Bulgarelli si è scavato un po’ il fondo; ma questa evidentemente è la natura “pazza” della Libertas, compagine capace di alternare buone prestazioni a prestazioni imbarazzanti. La partita di ieri nello specifico è stato un pot-pourri di “anti-calcio”: giocatori distratti, mentalmente altrove, fisicamente imbalsamati, senza umiltà, nervosi e poco propositivi… Di colpe da dividersi ce n’è talmente in abbondanza che ieri dopo la partita il custode dello stadio mi fa: “Hei guarda che avete lasciato ancora delle colpe nello spogliatoio.” “Lo so” gli ho risposto io, “ma non riuscivamo a portarle tutte a casa in una volta sola. Magari ripassiamo nei prossimi giorni!” E così siamo usciti umiliati dal campo con cinque scoppole sul groppone; adesso inizia un mese delicato e fondamentale: quattro partite (due con dirette concorrenti per la salvezza e due contro squadre sulla carta abbordabili) che ci diranno se l’Argile dovrà soffrire fino alla fine o se potrà già col nuovo anno cambiare rotta e veleggiare da subito in acque più tranquille. Forza ragazzi, la Centese è passata, e come sempre… si ricomincia!