Alé Argile

Cronaca di un venerdì surreale

Venerdì 5 settembre è iniziato all’insegna dell’… incredibile. Poco prima della fine dell’allenamento, Manser tirava un missile micidiale che sfondava la grata posta a riparo dei vetri delle finestre degli spogliatoi e disintegrava il suddetto vetro dello spogliatoio ospite. Fortunatamente le ragazze che lo occupavano, erano ancora sul campo e non ci sono state vittime. In guerra li chiamano danni collaterali; il missile di Manser, fuori bersaglio dopo uno dei suoi famosi “tiri a bandierina” avrebbe potuto fare una strage…

 Franco alle prese con i “danni collaterali” causati dal missile fuori bersaglio.

 La devastazione dopo l’esplosione.

La strage c’è invece stata più tardi. Il vostro affezionato paparazzo si aggirava alla Festa dei Giovani, per le strade di Pieve di Cento, speranzoso di “beccare” qualche componente della squadra in atteggiamento sospetto. Purtroppo il sottoscritto minchione aveva dimenticato la macchina fotografica a casa, fatto gravissimo, perchè avrebbe portato a casa alcuni scoop incredibili, a partire da Fini che si aggirava con la morosa e mostrava a tutti una bottiglietta d’acqua dicendo che era un bravo ragazzo quando in realtà la bottiglietta era piena di vodka. Ma lo scoop dell’anno lo avrei fatto se avessi immortalato due loschi figuri nella zona retrostante l’Osteria del Lupo. Mentre sto per entrare nel locale, scorgo due ceffi che mi chiamano; sulle prime penso che siano due barboni, visto che sono seduti su un muricciolo a sorseggiare vino in bottiglia, poi mi accorgo che sono due giocatori dell’Argile (i cui nomi per ora non posso fare essendo due pilastri della squadra e non volendo alterare il clima sereno di inizio campionato) e ancor più incazzato per non avere la digitale per poterli poi ricattare (non per niente mi chiamano il “Corona dei poveri”) vado a bere anch’io per dimenticare.

Finita la mia quinta birra, saluto l’amico che stava con me e mi dirigo verso la macchina. Durante il tragitto incontro Squali, Cicale, Biscioni… un ampio campionario della fauna terrestre insomma. Una chiacchiera qui e una chiacchiera là poi vado a casa. Mentre appoggio la testa sul cuscino mi chiedo se domani, quando mi sveglierò, realizzerò che è stato solo un sogno. Oppure no… Aaaaaaaaah!

 

Cronaca di un venerdì surrealeultima modifica: 2008-09-06T13:47:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo