Alé Argile

UNO DI NOI

Cosa hanno in comune il 16 maggio 2004, il 31 maggio 2009 e il 19 settembre 2010? L’addio di monumenti nazionali del calcio italico all’attività agonistica. Il 16 maggio 2004 Re Baggio abdicò, il 31 maggio 2009 fu la volta di Sua Maestà Maldini, mentre il 19 settembre 2010, dopo la trasferta di Decima, Franco il Custode ha attaccato le bluse al chiodo. E’ stato un momento commovente, soprattutto per chi era sul pulmino al ritorno: si respirava quell’aria malinconica da “fine di un’epoca” che già aveva caratterizzato la settimana precedente, dopo l’annuncio ufficiale del diretto interessato. Martedì scorso infatti, dopo aver appreso la notizia, pare che Pedo si sia chiuso nella baracca delle maglie e abbia pianto persino l’anima. “Che senso ha ora la vita?” lo ha sentito singhiozzare Bruno Correggiari. “Come potrò fottere calzettoni e calzoncini senza più Frenkie?! Tanto vale lasciare la Libertas e aprire un negozio di articoli sportivi…”

   Sono passati una ventina d’anni dall’insediamento di Franco, il custode più longevo della storia paesana (ricordo i predecessori: Cocchi, Lenzi, Vassalli, nomi che ai giovani d’oggi dicono poco o niente ma che per altre generazioni rappresentano veri e propri miti) e possiamo star certi che lascerà  un’impronta indelebile nella storia sportiva e nel folklore paesano. Certo, quando aveva i suoi schizzi, certe volte, gli sarebbe stata bene una bella randellata come si deve tra capo e collo, comunque, nel bene o nel male, con i suoi pregi e i suoi difetti, Frengo ci mancherà. Ci mancherà il suo incitamento, la critica positiva, la disponibilità, gli sprazzi di simpatia. Arrivederci in tribuna Franco, rimarrai sempre UNO DI NOI.

Grazie Franco! E grazie anche a Tuzzi, Cespuglio Alberghini, Young Preti…

UNO DI NOIultima modifica: 2010-09-21T10:58:49+02:00da
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