Alé Argile

Sinceramente mi sono un po’ rotto le nespole di scrivere ogni lunedì di gol sbagliati, gol subiti, distrazioni, errori, sfiga. Di certo la sfiga è un alibi che non regge: se una squadra è forte, la sfiga le fa… ‘na spiga! I fatti dicono che in cinque partite la Libertas Vigor ha collezionato zero punti in classifica, con un gol segnato (su rigore) e otto subiti. Diciamo pure, usando un eufemismo come ho scritto su Facebook, che mo’ sono peni da defecare. Non è tempo di bilanci, analisi e critiche; per quello ci sarà tempo quando la storia sarà scritta più nitidamente (analizzati a distanza di tempo gli eventi storici acquistano una logica e una chiarezza che sul momento non hanno, scrive Azar Nafisi) e potremo eventualmente dare giudizi ed esternare pareri. Adesso c’è solo una cosa da fare, che mi sembra anche l’unica possibile: non abbattersi e continuare a impegnarsi e lavorare. La strada è ancora lunga e una vittoria basterebbe a cambiare molte cose. Venendo alla gara di ieri, la Libertas è partita bene segnando anche un gol con Giovannini, ritenuto però in fuorigioco dall’arbitro. Il Rainbow ha poi preso le misure agli ospiti ed è andato in rete con uno dei pochi tiri indirizzati alla porta di Melloni, tiro effettuato da posizione molto defilata. Nella ripresa i marindulopivini hanno provato a raddrizzare il match, anche con cambi “mirati” del mister, ma il risultato non si è schiodato dall’uno a zero e tutti a casa. A parte Bruno Santi e Ero, che restano tuttora dispersi tanto che le famiglie si sono già rivolte a “Chi l’ha visto?”. Anche noi del blog facciamo un appello: Bruco, Erio, se ci leggete TORNATE! Siamo tutti in pensiero. Per concludere, ribadisco che il tunnel in cui siamo entrati è abbastanza buio ma non privo di uscita. E dunque… TIREMM INNANZ, come disse un patriota italiano dell’Ottocento, e speriamo di andare tutti a piedi dal Bernabeu a San Luca a fine campionato. Io lo farò certamente se faremo il miracolo.